Cassazione: si alla Stepchild adoption se nell’interesse del minore.

E’ appena arrivato il primo sì della Corte di Cassazione alla Stepchild adoption con la conferma di una sentenza della Corte di Appello di Roma che aveva accolto la domanda di adozione di un minore proposta dalla compagna convivente della madre.
Come si legge nella sentenza (sotto allegata) la stepchild adoption “prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempre che alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore“.
Secondo gli ermellini la stepchild adoption “non determina in astratto un conflitto di interesse tra il genitore biologico e il minore adottato, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice”.
La madre della piccola si era sposata in Spagna con la sua compagna e sia il giudice di primo grado sia il giudice d’appello avevano detto sì alla possibilità di adozione da parte della compagna della madre naturale.
E’ stata la procura di Roma a fare ricorso contro la decisione della Corte d’Appello che ora però è stata definitivamente confermata.