Colletta dei colleghi per il poliziotto sospeso per gli insulti alla Boldrini (lui che rischia il congedo si difende: non sono razzista).

Scatta la solidarietà per l’agente della Polstrada sospeso dal Viminale per gli insulti razzisti contenuti in un video postato su Facebook, nel quale ironizza anche sulla presidente della Camera Laura Boldrini.

Il sindacato autonomo ha messo a disposizione del collega un avvocato per assisterlo nel procedimento disciplinare che entro 40 giorni dovrà decidere sulle sue sorti.

L’agente, 43 anni, in servizio a Susa da molti anni e padre di tre figli, con la sospensione si è visto dimezzare anche lo stipendio. Per questa ragione alcuni colleghi hanno organizzato una raccolta fondi per sostenerlo attraverso Facebook e Whatsapp. Le voci di sostegno sono più numerose di quelle di condanna tra le divise. E sostegno all’agente arriva dal centrodestra.

“E’ una cosa assurda – commenta Gianni Tonelli, segretario del Sap – in un paese che pochi giorni fa aveva scarcerato una persona che aveva aggredito un poliziotto con un coltello, ora si vuole strumentalizzare questa situazione”. “Stiamo facendo passare in secondo piano il fatto che la pattuglia ha scongiurato un pericolo sull’autostrada.

Lo straniero è stato fermato, identificato e verbalizzato, scortato fino alla prima piazzola e poi messo al sicuro su un furgone con la bicicletta e accompagnato fuori dall’autostrada”, precisa Antonio Perna, segretario provinciale del Sap. I poliziotti della stradale avevano trovato lo straniero mentre pedalava senza luci in galleria in direzione di Avigliana.

“Quel video è un fatto spiacevole ma goliardico, non è stato fatto con un intento razzista ma per raccontare un malessere diffuso e per dire che l’illegalità deve essere sempre perseguita, chiunque la commetta – commenta Eugenio Bravo, segretario provinciale del Siulp.

I 51 secondi di video che inguaiano il poliziotto non sono finiti on line per merito suo: l’autore l’ha mandato ad alcuni amici in privato ma in breve il filmato è diventato virale tanto da meritare anche una segnalazione alla polizia postale. La sospensione cautelativa è il primo passo di un’indagine che passa dalla procura e che potrebbe identificare anche chi ha diffuso il video sui social e lo ha fatto rimbalzare su decine di bacheche.

“Non avevo intenzione di apparire razzista”, lo ha detto e lo ha ripetuto ad amici e colleghi l’assistente capo, spiegando il video in cui riprende un profugo africano che pedala sulla Torino-Bardonecchia, commentando il fatto dall’abitacolo dell’auto di servizio con cui lo sta scortando. “Risorse della Boldrini, ecco come finirà l’Italia: tutti su una Graziella in autostrada a comandare”, dice il capo-pattuglia nel video. E aggiunge: “Voi che amate la Boldrini, voi che avete voluto questa gente di m… in Italia”.

Queste frasi gli sono costate la sospensione immediata “per aver usato frasi a sfondo razzista contro un’alta carica dello Stato”, si legge nel provvedimento emesso direttamente da Roma dopo che il video è finito su Facebook ed è stato segnalato ai vertici della polizia e alla procura di Torino.

“Io ho fatto un percorso professionale illibato, ho partecipato a un’infinità di operazioni di polizia, sono stato trasferito da più sedi e ho sempre dato il massimo in servizio – si è confidato l’agente con onelli, segretario del Sap, il sindacato a cui è iscritto il poliziotto. “Si chiede se deve essere sospeso per un briciolo di ilarità, mentre sta salvando la vita di una persona”, aggiunge Tonelli

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…, continua …

Clandestino in bici sulla A11 a Chiesina Uzzanese: e ora sospendete anche noi!

Ecco qua. Anche a queste latitudini ci sono clandestini che viaggiano sull’autostrada in bicicletta per colpa di chi, Laura Boldrini in primis, ha permesso una invasione incontrollata come quella che stiamo vivendo.

Due poliziotti, ai quali va la nostra incondizionata solidarietà e l’appoggio derivante dal pensarla allo stesso modo, sono stati sospesi dal lavoro dai servi sciocchi ligi allo stipendio dorato e alle direttive di una classe politica di inetti, incapaci e inutili oltreché dannosi pseudo rappresentanti del popolo italiano.

Se un italiano andasse in bici sull’autostrada sarebbe multato, arrestato, imprigionato e buttata via la chiave. Invece se lo fanno i clandestini voluti da Matteo Renzi, da papa Bergoglio e dalla Boldrini, nessuno interviene anzi, viene considerata una inevitabile conseguenza di ciò che sta accadendo.

E’ uno schifo e qui non si tratta di razzismo, ma di pretendere che questa società, già allo sfascio, non finsca in tragedia dopo essere precipitata nella farsa e nella commedia.

Questo clandestino è stato ripreso mentre in bici sta per uscire al casello autostradale di Chiesina Uzzanese. Se un’auto lo investisse, se accadesse qualcosa che coinvolgesse automobilisti, che cosa accadrebbe? Polizia, assicurazioni, magistratura che cosa farebbero allora?

Stiamo marciando verso il caos e se la presidente della Camera tanto ha fatto o ha detto per far sospendere i due agenti, bene, visto che noi non siamo agenti di polizia né carabinieri, vediamo se sospende anche noi dal nostro lavoro quando diciamo a voce alta e scriviamo che lei è la principale responsabile della tragedia umana e dell’invasione, della sostituzione etnica cui l’Italia sta andando incontro.

Ha parlato di clandestini e di risorse umane, di stili di vita importati in Italia da cui dovremmo prendere esempio: cara Boldrini, si auguri di non doverci mai incontrare. Glielo diciamo di tutto cuore: le grideremmo in faccia tutto il nostro disprezzo di italiani.

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