Equitalia: arriva la sanatoria per i debiti vecchi.

Una sanatoria Equitalia-contribuenti che consenta di recuperare i crediti senza strozzare chi se la passa male con il fisco.

È questo in sostanza il contenuto della proposta di legge presentata oggi a palazzo Madama dall’ex ministro delle politiche Ue nel governo Berlusconi IV e oggi senatrice di FI, Anna Maria Bernini insieme al collega di gruppo Emilio Floris e dietro l’impulso del presidente del Movimento oppressi dal fisco, Italo Furlotti.

Già ribattezzato “Ddl rottamazione dei ruoli”, il testo mira ad obbligare Equitalia ad accettare la rateizzazione dei debiti dei cittadini insolventi con l’erario o con la previdenza.

Ma non si tratta di “un condono – avverte subito la Bernini – perché non ha come destinatari dei biechi evasori fiscali ma persone normali che lavorano – artigiani, commercianti, imprenditori – che a fine mese si trovano davanti al drammatico interrogativo se pagare il mutuo, i dipendenti o le rate del fisco. E dato che la soglia della povertà è aumentata drasticamente, non di rado a domandarsi come fare per mantenere i figli e la famiglia e con quali soldi comprare da mangiare”. 

I dati del resto parlano chiaro: solo nel febbraio del 2015, le somme iscritte a ruolo a carico di Equitalia, scrive la Bernini, ammontavano a 682,2 miliardi, di cui oltre 580 miliardi però “sono da considerare prudenzialmente inesigibili e il loro recupero risulta incerto”.

Da qui, la proposta che consentirà all’erario di recuperare questi crediti e ai cittadini di poterne sostenere il pagamento:

Piano di rientro obbligatorio

In sostanza, se oggi è il contribuente a dover chiedere “per favore” ad Equitalia la negoziazione di un piano di rientro, con la proposta – ha proseguito la Bernini – si inverte l’ordine dei fattori, obbligando “l’agente della riscossione, sulle base di un calcolo aritmetico che consente all’erario di recuperare i crediti deteriorati, riducendo l’importo del capitale eliminando gli interessi, ad accettare un piano concordato di rientro, con una rateizzazione compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente”.

Il meccanismo

Il meccanismo del ddl è destinato a due diverse tipologie di contribuenti: quelli “in grave difficoltà finanziaria”, ossia con debiti per oltre il 50% precedenti al 2010; quelli in “momentanea difficoltà finanziaria”, ovvero con debiti oltre il 50% precedenti al 2012.

Per i primi, il “trattamento” prevede il pagamento integrale dell’Iva, dei contributi o il 75% dei tributi, con l’ottenimento dello stralcio integrale delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio di riscossione.

Per i secondi, il trattamento è il medesimo, con il 95,5% dei tributi, fermo restando lo stralcio di interessi, sanzioni e aggio.

Le rate

Quanto alle rate, infine, per i debiti inferiori a 50mila euro il debito sarà estinto con otto rate trimestrali pagabili in due anni.

Se i debiti, invece, risultano superiori a 50mila euro le rate trimestrali diventano dodici, pagabili in un triennio.