I provvedimenti d’urgenza (art.700 c.p.c.).

L’ultima forma di tutela cautelare predisposta dal codice di procedura civile è costituita dai cd. provvedimenti d’urgenza.

Disciplinati dall’articolo 700, tali provvedimenti possono essere impiegati in tutti quei casi in cui non è possibile mettere in atto le misure cautelari tipiche previste dall’ordinamento.

Si tratta, quindi, di provvedimenti che sono innanzitutto caratterizzati dal requisito della sussidiarietà.

L’atipicità

I provvedimenti d’urgenza, poi, si caratterizzano rispetto agli altri provvedimenti cautelari per l’atipicità del loro oggetto: il loro contenuto, infatti, può essere sia anticipatorio che conservativo.

Questa caratteristica trova la propria ragione d’essere nella necessità di lasciare una notevole discrezionalità al giudice nell’identificazione della misura cautelare più efficace e utile per conservare la situazione che deve essere salvaguardata e annullare il pericolo irreparabile e imminente che mette a rischio il diritto soggettivo per tutto il tempo che serve affinché un giudizio a cognizione piena possa svolgersi.

Provvedimenti conservativi e provvedimenti di carattere anticipatorio

Di conseguenza è possibile identificare due diverse tipologie di provvedimenti d’urgenza: quelli puramente conservativi e quelli di carattere anticipatorio.

I provvedimenti puramente conservativi hanno lo scopo principale di garantire in maniera provvisoria gli effetti della futura decisione sul merito e mantengono, quindi, inalterata la situazione di fatto su cui la decisione stessa andrà a incidere.

I provvedimenti di carattere anticipatorio, invece, sono quelli che tendono ad anticipare in maniera provvisoria tutti o parte degli effetti prevedibili della decisione finale.

Sono proprio questi ultimi ad avere una maggiore applicazione pratica.

Presupposti di applicazione

Il presupposto primario per emettere un provvedimento d’urgenza è che vi sia il fondato motivo di temere che, durante il tempo occorrente per far valere il proprio diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile.

Più nel dettaglio, il fumus boni iuris, ovverosia la verosimile esistenza del diritto, deve essere accertata con riferimento a tali provvedimenti in maniera più accurata rispetto alle altre misure cautelari, in ragione dell’atipicità degli effetti.

Per quanto invece riguarda il periculum in mora, è opportuno notare che il pregiudizio richiesto non deve essere solo imminente, come per gli altri provvedimenti cautelari, ma anche irreparabile.

Come accennato, infine, un ulteriore presupposto per l’emissione di un provvedimento di urgenza è che non sussista alcun altro provvedimento cautelare con il quale poter in concreto raggiungere la finalità perseguita.

ON.LE TRIBUNALE DI ___________

RICORSO PER PROVVEDIMENTO D’URGENZA

Il sig. ________ (C.F. ________), residente in ________ alla via ________ n. __, titolare della ditta_______, rappresentato e difeso dall’avv. ____________, presso il cui studio in ________ alla via ________ n.__ elegge domicilio, giusta procura a margine del presente atto – ricorrente

ESPONE

-la società ________, con sede in ______ alla via dei ______ n. __, utilizza per contrassegnare i propri prodotti, un marchio assolutamente identico a quello utilizzato dalla ditta del ricorrente;

-la ditta _____ ha registrato tale marchio nelle forme stabilite dalla legge in data _______ ben prima della costituzione formale della società _______;

– pertanto, a norma dell’art. 2569 c.c., la ricorrente ha diritto di esclusiva;

-il comportamento della società _______, e cioè I’utilizzo di un marchio uguale a quello dell’istante, integra gli estremi di un’ ipotesi di concorrenza sleale con notevole pericolo per la ditta ________ di veder fuorviata la propria clientela.

-che nonostante la diffida effettuata dalla ditta______, a mezzo del sottoscritto procuratore con racc. a.r. del _____, la condotta anticoncorrenziale non è cessata.

Tutto cio premesso, con riserva di ogni azione in ordine al risarcimento dei danni subiti e subendi

RICORRE

all’ Ill.mo Giudice adito affinché , verificata la sussistenza degli estremi di cui all’art. 700 c.p.c. e 669- bis e ss. c.p.c., voglia emettere, con decreto ed inaudita altera parte, o con ordinanza, previa audizione delle parti, i provvedimenti necessari ed idonei a far cessare immediatamente la condotta pregiuzievole della società ___________

Si allega:

– documentazione comprovante la registrazione del marchio ecc.

Salvis iuribus

Ai sensi dell’art. 14, comma 2, T.U. 115/02 si dichiara che il valore della controversia è di € _____. (il contributo dovuto è pari a quello dovuto per la causa di merito, ridotto della metà)

Luogo, __________

                                                                                                                                                                     Avv._____________

N.B. Si tratta di un procedimento cautelare avente carattere sussidiario e atipico, in quanto è possibile ricorrervi allorquando l’ordinamento non predisponga nessun altro rimedio tipico. Affinché il ricorso ex art. 700 c.p.c. possa essere accolto è necessario che sussistano i requisiti c.d. del fumus boni iuris I e del periculum in mora. Per la determinazione di modalità di presentazione del ricorso ecc. le norme di riferimento sono rappresentate dagli art. 669 bis e ss. c.p.c.