Quando è un organo al servizio dello Stato (Prefetto) a disattendere una Legge …

…, ci vediamo costretti, nostro malgrado, ad intervenire su quello che è stata la disposizione, impartita dal Prefetto di Avellino a tutte le Forze di Polizia operanti in quella Provincia, che “VIETA” il ritiro della patente di guida a tutti quei conducenti risultati positivi all’alcoltest, mediante lo strumento dell’etilometro in dotazione alle FF.PP, a prescindere che siano incorsi in un incidente stradale o da un normale controllo alla circolazione stradale (art. 1 CdS).

Ora, in considerazione di tale disposizione, non possiamo che rimanerne basiti per:

a. il Prefetto disattende una Legge dello Stato;

b. se tale applicazione venisse recepita da parte nostra andremmo ad violare ex art. 328 c.p. e poco importa all’Autorità Giudiziaria se noi ci siamo attenuti ad una disposizione impartita dal Prefetto;

c. verrebbe a meno quello per cui tutti i giorni, mettendoci in strada, cerchiamo di porre un azione di prevenzione, in primis, andando a limitare i danni che certi conducenti, imprudentemente (per non dire sprezzante delle regole), si mettono alla guida in stato di ebbrezza pur sapendo che siffatta alterazione psicofisica arriva a provocare incidenti (anche) mortali (cfr. da ultimo Napoli – contromano in autostrada: 2 morti).

c.1. E, poco importa se il Prefetto ha motivato tale decisione solo per il fatto che spesso la Magistratura annulla un provvedimento emesso dallo stesso Prefetto sulla sospensione della patente di guida ex art. 186 cod.strad., creando, in questo modo, un danno all’erario. Evidentemente si scorda, il Prefetto, che ogni cittadino ha il diritto alla difesa (artt. 3 e 24 Cost.) e, se tale rigetto v’è, spetta, in via esclusiva, allo stesso Prefetto ricorrere in Tribunale, in primis, o in Cassazione cercando di far valere l’operato di noi Carabinieri che, nell’adempiere il nostro lavoro, siamo i primi a rispettare le Leggi.

Alla luce di quanto sopra ci auspichiamo che il Ministro dell’Interno prenda provvedimenti come pure l’Autorità Giudiziaria che, ricordiamolo, ha l’obbligo dell’azione penale (ex art. 112 Cost.)

Altro non v’è da aggiungere se non quello di continuare a svolgere in tutta serenità il nostro lavoro cercando, laddove ci è possibile, di salvaguardare il cittadino che ha la priorità in tutto …

…, a cura dell’App.sc. FM