Ti tengo tra le braccia, collega …! (Carabiniere ucciso in una sparatoria)

Solo questo mi rimane da fare,
In un Italia dove e’ troppo facile morire,

Un’altra famiglia un’altro fardello,
E non potrà fare chissà quale bordello,

Non ci saran cause e preservar la memoria,
L’anarchia può gridare abilmente vittoria,

Un’altro collega morto ammazzato,
Un’altro reato non perseguitato,

Siamo carne da macello,
e dobbiamo MORIRE
senza fare bordello,
questo volete dire?

Perché si sa,
lo dobbiamo capire,
Ma mai ho scelto che COSI
DEVO VEDERTI MORIRE.

Ti abbraccio mio collega,
tieni duro resisti,
i soccorsi stanno arrivando
anche se non esisti.

La vita e’ importante si sa’
Ma qualcosa di assurdo e
strano non va

Possibile che ci possono sparare e ammazzare
e noi dobbiamo irrimediabilmente subire?

Possibile che ad ogni collega morto,
un’assassino domani sara’ dalla legge risorto?

Un’istituzione che darà solo una carezza,
ad una famiglia
proprietaria di questa amarezza

Un’ istituzione oggi sempre più assente,
Quando un suo figlio
Rimane per terra morente.

Ma questo e’ lecito si sa’
Se tu muori e non sei nessuno
nessuno avrà per te pietà.

Ditemi oggi in che mondo viviamo
se chi vive salvando muore pian piano

Ditemi oggi che bisogna fare,
quando un tossico vive
e un uomo di legge muore.

Fratello lo so ormai sei lassù,
ti prego ora fai di tutto
pensaci tu!

Giovanni Gualandi 

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(ANSA) – CAGNANO VARANO (FOGGIA), 13 APR. Una sparatoria in pieno giorno è avvenuta questa mattina nella piazza principale di Cagnano Varano, un paese in provincia di Foggia. La vittima è un maresciallo, Vincenzo Di Gennaro, ed aveva 47 anni.

Subito dopo gli spari è stato arrestato un uomo, un pregiudicato di 67 anni, ritenuto responsabile dell’uccisione del maresciallo. Nella sparatoria è stato ferito anche un altro militare, che si trovava in auto insieme con il maresciallo Di Gennaro: è stato raggiunto di striscio ad un braccio e ad un fianco dai proiettili. Ha 23 anni e le sue condizioni non destano preoccupazione.

Il pregiudicato si sarebbe avvicinato all’auto di servizio dei carabinieri sparando verso i militari. E’ questa, secondo prime indiscrezioni, la dinamica della sparatoria. L’uomo arrestato giorni fa era stato sottoposto ad una perquisizione per droga. I carabinieri stamani erano intervenuti nella zona dopo la segnalazione di una lite in famiglia.

I colleghi del militare ucciso a Cagnano Varano intervenuti sul posto hanno coperto l’auto di servizio con una bandiera tricolore.

Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare”.

Così il Comando Generale dell’Arma su Fb ricorda il maresciallo ucciso. “Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione”.

Un minuto di silenzio è stato chiesto dal premier Giuseppe Conte durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. “È un giorno triste – ha detto Conte – perché poco fa nel mio Gargano il maresciallo Di Gennaro è stato ferito in servizio ed è caduto, e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito”.

“Il più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai Carabinieri” è stato espresso dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il militare morto in servizio a Cagnano Varano: “Il Paese intero è grato all’Arma. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato!”.

“Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!”, ha scritto il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio su Facebook.