I messaggi discriminatori inviati in privato su Facebook non costituiscono diffamazione (Corte di Cassazione, Sezione III Civile, Sentenza 4 marzo 2024, n. 5701).
REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE TERZA SEZIONE CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati GIACOMO TRAVAGLINO -Presidente DANILO SESTINI -Consigliere LINA RUBINO -Rel. Consigliere EMILIO IANNELLO -Consigliere IRENE AMBROSI Continua …