Il datore di lavoro può, ai fini di una più efficiente ed economica gestione aziendale, distribuire tra più lavoratori le mansioni della persona licenziata e il risultato finale fa emergere come in esubero la posizione del dipendente che le svolgeva in maniera esclusiva. Ai fini della valutazione della congruità della scelta non basta però che i compiti siano stati suddivisi tra altri lavoratori ma è necessario che tale riassetto sia all’origine del licenziamento anziché costituirne un mero effetto.