Quando più persone concorrono nella medesima violazione, ciascuna di esse soggiace alla sanzione per questa prevista, non potendosi configurare una situazione di solidarietà salvo che una norma di legge non disponga diversamente; circostanza questa che non si verifica nella specie, nulla disponendo al riguardo nè l’art. 26 c.p.a. né l’art. 96, co. 3, c.p.c.

(Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 30 gennaio 2017, n. 364) Consiglio di Stato sezione IV sentenza 30 gennaio 2017, n. 364 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 74 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale Continua …

Un uomo agli arresti domiciliari al piano terra di un villino unifamiliare raggiunge il primo piano dove vivono i genitori. E’ evasione.

(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7437) …, omissis … Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con sentenza n. 734/2014, la Corte di appello di Napoli, riformando la sentenza di assoluzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha condannato L.A. per il reato ex art. 385 cod. Continua …

Chi si impossessa della refurtiva, ottenendone la piena disponibilità, commette l’illecito di rapina consumata.

(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7500) Ciò anche ove abbia conseguito il bene desiderato sotto il controllo costante delle forze dell’ordine, le quali siano intervenute dopo la sottrazione della cosa. Il momento consumativo della rapina corrisponde a quello del conseguimento dell’ingiusto profitto. …, omissis … Ritenuto in fatto 1. Continua …