Ecco la Fiat Panda 4×4 dell’Arma dei Carabinieri con le catene da neve montate sulle ruote posteriori. Ok, la foto fa ridere e su questo non c’è ombra di dubbio, e probabilmente l’avrete anche già vista su Facebook.
Parliamo spesso di postverità o di bufala, e per questo proviamo a metterci contro agli “esperti da tastiera” che hanno insultato i Carabinieri, senza esclusione di colpi e, soprattutto, senza cognizione di causa.
Ammesso e non concesso che la foto non sia stata ritoccata, e sappiamo quanto sia facile, sfatiamo un (quasi) falso mito: non c’è nulla di sbagliato a montare delle catene da neve sull’asse posteriore di un’auto a trazione integrale.
Questo poiché in alcuni casi le 4×4 possono necessitare di avere maggiore trazione sull’asse posteriore: alcuni esempi sono le strade con salite ripide o i momenti in cui si trasportano carichi particolarmente pesanti.
Cerchiamo se c’è qualcosa che la foto non può dirci. Le attrezzature in dotazione alle Forze dell’Ordine spesso hanno un peso rilevante e quasi sempre vengono posizionate nel bagagliaio, chi può dire che questa Fiat Panda non fosse carica nel bagagliaio? Nessuno.
Oltretutto sui sedili posteriori è seduto un uomo e l’assetto, normalmente alto, della Fiat Panda 4×4 è particolarmente schiacciato al posteriore.
Discorso diverso riguarda invece l’utilizzo delle catene su asfalto ma, come detto in precedenza, in questo caso non si può sapere se l’auto si stesse preparando ad affrontare un tratto innevato o ne fosse appena uscita.
A livello legislativo le ordinanze riguardo l’utilizzo di dotazioni invernali variano da provincia a provincia e impongono unicamente la presenza a bordo di “idonei mezzi antisdrucciolevoli”, ovvero di catene da neve o di pneumatici invernali o di tipo M+S.
Torniamo al punto di partenza: non sappiamo chi, quando e come abbia scattato l’immagine. Non sappiamo se sia stata “ritoccata” o meno. Vale la pena lanciare strali e insulti sulla base di una foto? In ogni caso, Viva i Carabinieri!