“C’è una abissale distanza fra le teorie di chi pensa di poter parlare di fare sicurezza da dietro una scrivania e chi passa le notti in mezzo alla strada”, dichiara Franco Maccari, Segretario regionale del Coisp.
Chi lavora nelle volanti, esce ogni giorno “sapendo che può accadere qualsiasi cosa, che si può incrociare il più imprevedibile dei comportamenti e che si può morire in un istante nel modo più inaspettato”.
Lia Staropoli (presidente associazione “ConDivisa”), per capire la drammaticità di un momento: “I Carabinieri si trovano quotidianamente esposti a conflitti a fuoco, accoltellamenti e con la stessa frequenza vengono travolti da veicoli in fuga.
Possono trovarsi di fronte un killer della ‘ndrangheta, un terrorista o un malvivente armato. Devono poter garantire la sicurezza ai cittadini senza dover temere ogni forma di ritorsione, se gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine non possono sparare quando percepiscono il pericolo per la propria vita e per la vita dei cittadini, allora vengano i Giudici a difendere i cittadini da ogni sorta di criminale senza scrupoli e ad arrestare i malviventi”.
Perché in fondo poliziotti e carabinieri vorrebbero essere sempre all’altezza, certo. Vorrebbero catturare criminali, ma non gli è permesso. Come si ferma un malvivente in fuga dopo 3 rapine e un furto, senza adoperare l’arma? “Dobbiamo farlo con la sola forza del pensiero!”, grida ironico il segretario del Coisp.
“Con le dotazioni di servizio no, per carità! Altrimenti è eccesso colposo. E se poi un collega finisce scaraventato in un burrone durante una colluttazione con un fuggitivo e muore chi se ne frega! Francamente tutto questo ci pare un po’ eccessivo”.
“Ad Ancona un fedele Servitore dello Stato è stato messo alla gogna per aver fatto il proprio dovere – precisa Maccari -. Si possono scrivere anche fiumi di inchiostro in motivazioni di sentenze che però, di fatto, restano basate su valutazioni che nulla hanno a che fare con la durissima realtà di decisioni prese in mezzo secondo in una notte in cui qualcuno, del quale non conosci le intenzioni, sta forzando un blocco per scappare chissà dove dopo aver fatto chissà cosa, e tutto questo mentre tu sai che hai la responsabilità di impedire che la faccia franca o che, peggio ancora, possa tornare a delinquere”.
Perché in fondo, “il tuo dovere di ‘cretino’ in divisa è esattamente questo”: catturare i banditi.
Lavorare a guardie e ladri non è mai stato così difficile. “Girarti dall’altra parte o lasciarlo scappare non ti riesce”, conclude amaro il segretario del Coisp.
“Pur sapendo, purtroppo, che questo potrebbe costarti o la vita o l’inferno giudiziario che attraverserai quasi completamente da solo perché chi ti dovrebbe tutelare e guidare non ti da i mezzi adeguati, né prima né dopo”.