Equitalia: proroga al 21 aprile 2017 la scadenza per la rottamazione delle cartelle.

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto ad hoc per prorogare dal 31 marzo al 21 aprile la scadenza per fare domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali e dare tempo a Equitalia e agli altri enti della riscossione di rispondere ai contribuenti non più entro il 31 maggio ma entro il 15 giugno.

In data 24 marzo 2017 nel comunicato stampa del CDM è stato precisato che “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato un decreto legge (pdf) che proroga i termini relativi alla disciplina della definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, contenuto nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016 (pdf).

In particolare, si proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017 il termine entro il quale i debitori potranno presentare la dichiarazione prevista, allo scopo di favorire ulteriormente l’adesione dei cittadini interessati all’istituto definitorio.

Com’è sancito dal Decreto Legge 193/2016 con le misure fiscali urgenti collegato alla Legge di stabilità 2017, è stata stabilita la possibilità per qualsiasi contribuente (sia persona fisica, che società) di definire in via agevolata le somme iscritte a ruolo da parte di pubblici Uffici in ruoli “affidati” agli Agenti della riscossione nel periodo compreso tra il 1/01/2000 ed il 31/12/2016 (compresi gli avvisi di accertamento esecutivi).

Aderendo alla procedura il contribuente può pagare solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, di interessi legali e di remunerazione del servizio di riscossione. Non sono dovute dunque le sanzioni, gli interessi di mora e le sanzioni e somme aggiuntive gravanti su crediti previdenziali.

Per aderire alla definizione agevolata è necessario utilizzare il modello di dichiarazione “DA1- Dichiarazione di adesione alla Definizione agevolata”. Una volta compilato in ogni sua parte, il modello deve essere consegnato entro il 21 aprile 2017:

Chi ha già presentato una dichiarazione di adesione per debiti relativi al periodo 2000-2016 e vuole integrarla con gli importi affidati a Equitalia nel 2016, può presentare una nuova dichiarazione integrativa utilizzando lo stesso modulo “DA1 – Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata” indicando le nuove somme che intende definire.

Se la richiesta di accesso alla definizione agevolata riguarda carichi oggetto di “proposte di accordo o del piano del consumatore”, come previsto dal Decreto (art. 6 commi 9-bis e 9-ter del Dl n. 193/2016, modificato dalla Legge n. 225/2016), è necessario utilizzare lo specifico Modello – DA2.

Chi ha un contenzioso con Equitalia può comunque richiedere la definizione agevolata? Sì, la legge stabilisce che per aderire si debba espressamente dichiarare di rinunciare a eventuali contenziosi relativi a cartelle e avvisi interessati dalla definizione agevolata.

Chi ha già un piano di rateizzazione in corso, può comunque aderire alle agevolazioni previste dalla Legge, ma deve pagare, relativamente ai piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016, le rate con scadenza fino al 31 dicembre 2016.

Per chi aderisce alla definizione restano invece sospesi, fino al termine per il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, le scadenze delle rate dell’anno 2017 di tutti i vecchi piani di dilazione già accordati da Equitalia.

Si paga in un’unica soluzione o anche in più rate? Si può pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia, nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione (da 1 rata fino a un massimo di 5), rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione.

In caso di pagamento in un’unica rata, la scadenza è fissata nel mese di luglio 2017.

Intanto, continua la corsa frenetica dei contribuenti a presentare la domanda per chiudere i conti in sospeso con il Fisco: alla sola Equitalia le istanze presentate sono già circa 600mila, di cui circa la metà inoltrate via web.

“Vola” la rottamazione cartelle, a quota 600mila, lo comunica l’agenzia pubblica di riscossione sottolineando che un contribuente su due ha utilizzato il web per presentare la domanda, invece di presentarsi allo sportello.

Nell’ultima settimana comunque il numero dei contribuenti che sono stati serviti allo sportello è cresciuto del 28% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Fonte

Decreto Legge 22 Ottobre 2016 n. 193

Decreto Legge 27 Marzo 2017 n. 36