Città di Castello. Otto minuti di follia in pieno centro storico: picchia gli agenti e poi si spoglia … (Video).

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Tanti i cittadini e turisti che hanno filmato tutto. I due agenti aggrediti anche dalla compagna del violento.

Sono riusciti alla fine a immobilizzarlo e portarlo in Commissariato di Città di Castello“.

Una follia durata otto minuti. Uno squallore senza fine in mezzo alla gente che filmava e rimaneva impotente davanti ad una situazione insostenibile.

Due agenti di Polizia costretti ad ingaggiare, per otto lunghissimi minuti, un corpo a corpo senza fine con un nord-africano – pregiudicato e molto conosciuto in città per le sue intemperanze – e la sua compagna.

Quest’ultima si è avventata su uno degli agenti, cercando di fermarlo in tutti i modi, mentre a terra lottava l’altro agente contro lo straniero.

Schiaffi, cazzotti, calci ma alla fine il poliziotto è riuscito a bloccare a terra il violento e ad ammanettarlo. Ma non è durato a lungo il fermo. In attesa dei rinforzi – chiamata un’altra pattuglia – lo straniero si è rialzato e a quel punto la situazione  è ulteriormente degenerata.

L’uomo si è completamente spogliato di tutti gli indumenti ed  ripartito alla carica con cazzotti e calci, ma anche stavolta è stato fermato. Per fortuna, poco dopo, è arrivata una pattuglia della Polizia per portare in commissariato sia il violento che la sua compagna.

Scene vergognose, in pieno centro, in mezzo  turisti e cittadini che alla fine hanno battuto le mani ai poliziotti ed hanno chiesto a gran voce l’espulsione del pregiudicato. Il Commissariato ha previsto una nota per spiegare come sono andati i fatti, lo stato di salute degli agenti e provvedimenti presi.

Condanna ai fatti di Città di Castello è arrivata dal consigliere provinciale di Perugia, Enea Paladino, esponente di Fratelli d’Italia: “I fatti avvenuti ieri in pieno giorno in piazza Matteotti a Città di Castello sono davvero gravi, un’aggressione inqualificabile e vergognosa di un algerino ai danni di due agenti della Polizia di Stato, per i quali esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza.

Sono episodi che non posso e non devono accadere, la pazienza è finita verso chi si sente tutelato e protetto dal “buonismo” delle nostre amministrazioni, è il tempo della “tolleranza zero” verso personaggi di questo genere. Si proceda quanto prima al rimpatrio, assicurandosi il carcere nelle galere algerine”.

Anche la Lega Umbria, attraverso le pagine di Fb del consigliere regionale Mancini e del deputato Marchetti, chiede che sia fatta giustizia: espulsione e rimpatrio immediato del violento nord-africano.

“Certezza della pena per questo individuo ben conosciuto a Città di Castello. Noi siamo vicini agli agenti aggrediti”.

Fonte: PerugiaToday

 

«I fatti avvenuti ieri (27 c.m.) in pieno giorno in piazza Matteotti a Città di Castello sono davvero gravi, un’aggressione inqualificabile e vergognosa di un algerino ai danni di due agenti della Polizia di Stato, per i quali esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza.

Sono episodi che non posso e non devono accadere, la pazienza è finita verso chi si sente tutelato e protetto dal “buonismo” delle nostre amministrazioni, è il tempo della “tolleranza zero” verso personaggi di questo genere.

Si proceda quanto prima al rimpatrio, assicurandosi il carcere nelle galere algerine», a scrivere queste righe è Enea Paladino. Ci arrivano in mail e nel frattempo è arrivato il video della vergognosa aggressione subita, attorno alle 20 e durata diversi minuti, da due agenti della Polizia di Stato che stavano effettuando controlli.

Si tratterebbe, ma ancora è tutto da verificare, di A. C., algerino già conosciuto dalla forZe dell’ordine e sposato con una tifernate N.G. Un soggetto pericolosissimo, tantissimi precedenti penali, violento, uso ad utilizzare coltelli. Diverso tempo fa il Commissariato tifernate aveva chiesto l’espulsione per pericolosità sociale, ieri sera ha aggredito, senza motivo, la pattuglia che voleva solo effettuare il controllo, come è nel suo potere.

Lui prende a pugni uno degli agenti (sembra abbia in mano anche una bottiglia), il poliziotto tenta una sortita con una mossa di judo (Tai Otoshi), ma il magrebino è alto grosso forte e in terra ci finisce il poliziotto. Non domo l’agente lo rovescia e lo inchioda a terra.

Tutto questo, badate bene, nel più assoluto immobilismo della città, di chi passava e di chi, terrorizzato, usciva per vedere cosa stava accadendo dai vicini negozi, ma nessuno ha dato una mano agli agenti.

All’inzio i poliziotti cercano di trattenere l’uomo, ma la sua compagna crea difficoltà e uno degli agenti è costretto a seguirla. Tutto questo mentre il magrebino sferra pugni al suo collega.

Davvero con grosso coraggio, il poliziotto tenta la sortita con le arti marziali. Crollano entrambi a terra con l’africano sopra di lui. Il poliziotto che era con la donna cerca di dare manforte al suo collega, ma le scappa e lui le va dietro. Attimi di vero panico.

Quanto torna sui suoi passi l’altro agente aveva già ribaltato la situazione a suo favore mettendo sotto l’assalitore.

Tutto questo, si badi bene, cercando di adottare tutte le cautele necessarie – previste dalla legge – affinché l’arresto (a questo punto ci vuole) avvenisse limitando i danni fisici al nord africano.

Il magrebino, seppure tenuto sotto dal tutore dell’ordine, lo minaccia: “Ti ammazzo” e chiede di alzarsi..urla e non si capisce bene se son solo le sue o di qualcun altro. La donna intanto si avvicina. Gli agenti sono concentrati sull’uomo, che ad un certo punto sembra calmarsi.

A questo punto, però, la polizia si accorge che la compagna aveva cominciato a filmare la scena. Lui si alza e ricomincia ad inveire e a strattonarsi dalla presa dei poliziotti.

Ad un certo punto lui si spoglia e resta nudo e attacca tirando un paio di pugni al primo agente che gli stava vicino. E’ fortissimo, non si tiene! Qualcuno che sta vicino a chi ha registrato dice: “Chiamate i carabinieri”. Si calma un attimo e poi spinge in terra un agente. Sembra indemoniato e i poliziotti, si capisce perfettamente, che cercano di immobilizzarlo, di renderlo inoffensivo e di limitare i danni, per loro, e per lui.

Sempre nudo, lui, e lei sempre a registrare video con il telefonino.

Finalmente, dopo 8 minuti di tensioni, urla, botte e denudazioni, arriva un’altra pattuglia della Polizia.

Dall’auto scendono altri due agenti. Uno è già armato di manganello. Afferrano lo scalmanato violento e quando lui capisce che lo vogliono caricare in auto ricomincia a dimenarsi. Alla fine si convince e si fa caricare nella Seat della Polizia di Stato.

Fonte: altotevereoggi