SANTA LUCIA DI PIAVE – (ef) Sabato, nel primo pomeriggio, Marco Pitarra, 27 anni, carabiniere scelto di Conegliano in provincia di Treviso, tornando a casa dopo il lavoro, si è imbattuto in un’auto che non era fermata all’alt della polizia locale.
Senza pensarci, spinto dal senso del dovere, Pitarra si è messo di traverso all’altezza di una rotonda.
Ha bloccato l’auto in fuga e costretto gli occupanti a scendere. Lui era disarmato. Nell’auto erano in tre, tutti Sinti, uno appena maggiorenne.
Pitarra fa appena in tempo a qualificarsi che i tre gli si avventano contro con calci e pugni in faccia e al busto. Sembra mettersi male ma nel giro di pochi secondi, con i vigili, arriva una pattuglia dell’Arma: i tre Sinti vengono ammanettati dai colleghi.
«Il mestiere non lo fai solo quando indossi la divisa – ha raccontato Pitarra -. Uno è carabiniere 24 ore su 24, sennò è meglio che faccia un altro mestiere.
Questa volta ho avuto la peggio perché sono stato il primo che li ha affrontati. Ma era necessario farlo, e sono contento di avere avuto questa prontezza».
Vero Carabinieri si nasce non si diventa quando indossi gli alamari si dice che gli hai cuciti sulla pelle non sulla giacca.
Il carabiniere è sempre in servizio anche quando smonta ed è a riposo. Un plauso al collega che ha rispettato la tradizione che contraddistingue L’ Arma dei Carabinieri