Igor, la procura militare apre un’inchiesta. Al vaglio eventuali responsabilità da parte dei militari, operanti e superiori, che non arrestarono il pluriomicida in attesa di rinforzi: nessun indagato.

La Procura militare di Verona indaga sulla fuga di “Igor” a Molinella (Bologna), l’8 aprile scorso.

La sera dell’omicidio della guardia volontaria Valerio Verri, Norbert Feher alias Igor Vaclavic, pregiudicato serbo, incrociò tre carabinieri che lo seguirono per un tratto, in contatto con la centrale, gli fecero segno di fermarsi, valutarono di non sparare e di attendere i rinforzi.

Ma poi se ne persero le tracce in un boschetto e da allora il killer è latitante. È accusato anche di aver ucciso il barista di Budrio Davide Fabbri.

Secondo quanto riferisce l’Ansa, il fascicolo aperto dall’ufficio giudiziario militare guidato dal procuratore Stanislao Saeli è per “atti relativi”, cioè senza indagati né reati, ed è stato aperto sulla base delle notizie riportate dai giornali usciti sulla vicenda.

Obiettivo dell’accertamento, ancora in corso, è approfondire cosa sia successo e se ci siano eventuali responsabilità in chi ha operato, al momento, comunque, non ipotizzate.

La criminologa, Roberta Bruzzone, ha dichiarato: “il fatto che ancora oggi manchino dati certi sulla sua identità e sulla sua carriera criminale ritengo che sia un segnale preoccupante, nella speranza che il già tragico bilancio delle azioni non cambi credo che la gestione di un personaggio simile non sia stata soddisfacente”.

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