In base al libero arbitrio ciascuno è libero di sposarsi o convivere e tutte le situazioni meritano tutela ex art. 8 Cedu.

Violazione dell’art. 8 Cedu.

Unioni civili

È indubbio che queste coppie rientrino nelle ampie nozioni di vita familiare e privata ex art.8. Lo Stato, per quanto sopra, deve riconoscere loro i diritti civili come per gli etero (uguali oneri morali ed assistenziali, diritti successori, alla procreazione assistita, all’impresa familiare etc.). Infine la CEDU nota come alcune sentenze interne già riconoscano diritti ai conviventi gay quali il subentro nell’affitto (Corte Cost. n. 404/1988 e Cass. n. 5544/1994), al ricongiungimento familiare (Cass. n. 1328/2011), all’assistenza medica per il partner del socio lavoratore (C.A. Milano n. 7176/2012) ed all’indennizzo per la perdita del partner in un sinistro stradale (Trib. Milano n. 9965/2011) ed all’accesso alla sua cartella medica (Garante della Privacy del 2009).

Illecita ed arbitraria interferenza dello Stato.

Il Governo non ha tenuto conto degli appelli a codificare queste situazioni né da parte della giurisprudenza, né dei numerosi LGBT italiani, né del mutamento dell’opinione pubblica su questo tema, frutto anche dell’evoluzione della società e dei costumi.

Se da un lato da noi non vige il precedente vincolante come nei paesi di Common Law, lo Stato non ha fatto nulla per tutelare i LGBT, anche se ha recepito le Direttive UE in tal senso, facendoli sentire ancor più socialmente discriminati con la scusa di salvaguardare la famiglia tradizionale (Torri ed altri c.Italia del 24 gennaio 2012).

Diritto alle nozze?

La CEDU, parimenti, per quanto sopra, esclude una violazione degli artt. 12 e 14 perché rientra nella discrezionalità dei singoli Stati riconoscere questo diritto (fermo restando che il concetto di famiglia tutelato dall’art.8 va al di là del matrimonio o della mera procreazione dei figli) o le unioni civili.

Lo Stato è venuto meno ai suoi oneri di tutela e di protezione dei diritti civili, della privacy e della serenità familiare ex art. 8 (Christine Goodwin c. Regno Unito [GC] del 2002, Scozzari e Giunta c. Italia [GC] del 2000).