In caso di truffe è fondamentale, per il recupero del denaro, la tempestività dell’intervento.
Entro le 24 ore, massimo 48, dalla truffa i soldi sono spesso ancora tracciabili e quindi recuperabili, poi si volatizzano.
Sono almeno 40 milioni di euro i soldi che nell’ultimo anno sono finiti nel giro delle truffe online.
E’ quanto rivelano i dati della polizia postale, che ha scoperto oltre 4mila transazioni bancarie informatiche sospette.
Nella maggioranza dei casi, circa 3mila per oltre 38 milioni, l’operazione è stata bloccata e il denaro recuperato. Ma le forze dell’ordine avverto: quelle denunciate sono una minima parte delle truffe realizzate.
Secondo la polizia postale le truffe realmente realizzate potrebbero aver fruttato una cifra che va dai 200 ai 400 milioni di euro.
Tecniche diverse per “rapinare soldi online”
Diverse le tecniche utilizzate dai truffatori: attraverso la posta elettronica si possono infatti inviare richieste di informazioni, spesso da fittizi account di istituti di credito, per riuscire a ottenere le password per entrare nei conti e saccheggiarli.
La truffa può inoltre arrivare direttamente nel pc: attraverso la posta elettronica può essere infatti inviato un virus capace di rendere leggibili i codici utilizzati per accedere ai conti.
Secondo la polizia postale, fondamentale per il recupero del denaro, è la tempestività dell’intervento.
Entro le 24 ore, massimo 48, dalla truffa i soldi sono spesso ancora tracciabili e quindi recuperabili, poi si volatizzano.