Roberta, poliziotta di Trieste scrive alla madre: «Non sono io l’eroina, sei tu che aspetti il mio messaggio a fine turno»
«Mamma, due miei colleghi non hanno finito il turno, sono morti. Domani potrei essere io. Questo lavoro mi gratifica, anche se spesso è pericoloso». Lei si chiama Roberta, ha origini catanesi e da pochi mesi è in servizio alla Polizia di frontiera a Trieste. Subito dopo la sparatoria che ha portato alla morte di due agenti, suoi colleghi, la Continua …
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