La commovente lettera delle figlie di un agente di Polizia a Nannini: “Papà torna ferito, chieda scusa”

A Rachele, Sara e Alessia quelle immagini hanno fatto male. Ai loro occhi quei poliziotti ritratti con la faccia da maiali, quei poliziotti che manganellano persone di colore, significano il loro papà con la faccia da maiale, il loro papà che pesta un nero.

Ed è un’idea che non le rappresenta. Per questo hanno preso carta e penna per rispondere a Gianna Nannini, rocker toscana finita nella bufera per il videoclip del suo ultimo brano (sotto riportato).

Da più parti, soprattutto dai sindacati di polizia, sono arrivate le richieste di scuse per una “provocazione becera e squallida” ai danni degli agenti.

Rachele, Sara e Alessia invece hanno preferito mettere nero su bianco una commovente lettera per far sentire la loro voce. Eccola:

Salve a tutti,

siamo tre figlie di un poliziotto sindacalista che indossa la divisa da celerino da anni e anni.

Abbiamo bisogno di scrivere per far sentire anche la nostra voce ed il nostro punto di vista dopo le crudissime immagini riportate nel videoclip di Gianna Nannini. Siamo sconcertate perché crediamo che non sia possibile vedere tale accanimento contro le forze dell’ordine che in qualsiasi situazione, come ci hanno dimostrato anche in questa emergenza mondiale, sono a disposizione di tutti anche nei confronti di chi disprezza la loro divisa e la oltraggia. Vederli ed immaginarli descritti come degli animali ci infastidisce veramente tanto; non è concepibile che ai giorni d’oggi si pensi ancora che il poliziotto o il carabiniere sia colui che va a “menare alla gente”, ma vi possiamo assicurare che non è assolutamente così come pensate.

Ogni giorno vediamo con i nostri occhi (e non con le parole della gente che scrive insulti sui social) nostro padre che torna a casa stanco e delle volte anche ferito, come successe qualche mese dopo gli scontri di Firenze e Roma. Vorremmo che il nostro passi come un messaggio di speranza, perché non riusciamo ad accettare il fatto che ancora oggi nessuno riesca a ringraziare le forze dell’ordine per la continua vicinanza e la costante presenza in prima linea, sempre pronti a difendere chiunque. Speriamo, inoltre, che chi ha sbagliato chieda scusa e che, chi di competenza, si assicuri che un evento del genere non accada mai più. Speriamo in un mondo migliore e che qualcuno si faccia sentire per difendere le nostre forze dell’ordine a cui, con questa lettera, vorremmo dare più vicinanza e conforto.

Rachele, Sara e Alessia Cecchini

Fonte: Il Giornale

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Sindacati sul piede di guerra dopo l’ultimo videoclip della rocker toscana ‘L’aria sta finendo’, in cui i poliziotti sono ritratti come violenti torturatori.

Un cartoon in cui vanno in scena tutti i mali, i vizi e le contraddizioni della società di oggi. Il videoclip della canzone di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’, accende i riflettori su alcuni temi importanti – come l’inquinamento e la decadenza dei rapporti umani, surclassati dalla tecnologia – ma accende anche una polemica non di poco conto.

Tra le vittime del video – oltre al Papa e Trump con il naso da pagliaccio – anche agenti di polizia con la faccia da maiale che manganellano e picchiano persone.

I sindacati contro Gianna Nannini: “Immagini inaccettabili, istigano all’odio sociale”

“Immagini inaccettabili, ingiuriose e violente, che istigano all’odio sociale” ha commentato all’Adnkronos l segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese. “Rappresentando gli agenti di Polizia con il viso da suino e facendo loro commettere azioni violente, non si getta discredito solo sulla divisa e su chi la indossa ogni giorno mettendo a rischio la sua stessa vita per il bene della collettività – afferma il sindacalista – ma si discreditano anche le istituzioni democratiche che le Forze dell’Ordine rappresentano e difendono.

Sembra quasi che la cantante abbia voluto stigmatizzare l’operato degli agenti durante i disordini degli ultimi mesi legati alla pandemia di Coronavirus. E rappresentarli come dei maiali non fa altro che alimentare l’odio nei confronti di tutte quelle donne e quegli uomini in divisa che hanno solo fatto il proprio dovere evitando il propagarsi della linea di contagio. Ideologia, qualunquismo e populismo non sono il rimedio contro i mali del secolo, semmai ne sono la matrice”.

Sindacati, dunque, sul piede di guerra. Parole di condanna arrivano anche da Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato: “Genera davvero un grande senso di disgusto il video relativo al brano di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’: definito ‘evocativo’ vorrebbe racchiudere un po’ tutti i mali del mondo, ricomprendendo tra questi in modo osceno gli operatori della sicurezza, ritratti come feroci torturatori. Una cosa che riteniamo davvero vergognosa per più motivi – prosegue – perché gli agenti che si accaniscono su presunte vittime inermi sono disegnati con un’uniforme che richiama con chiarezza quella della Polizia italiana, e soprattutto perché sono raffigurati con facce di maiali.

È un grave oltraggio che calpesta la dignità e il sacrificio di migliaia e migliaia di donne e uomini che servono lo Stato e i cittadini con onestà e con coraggio, ed è ancor più grave che un generico messaggio di sfiducia e di odio verso le forze di Polizia venga proprio da un’artista che ha tanto seguito, anche tra i ragazzi”.

Da parte di Gianna Nannini, che non è ancora intervenuta in merito, si aspettano delle scuse: “La Nannini, e chi ha creato per lei questa oscenità – conclude Mazzetti – non ha certo bisogno di questi mezzi per avere l’attenzione mediatica che si è guadagnata proprio perché una cantante di successo, che nei suoi innumerevoli concerti ha beneficiato parecchio del lavoro di quei ‘maiali’, e riteniamo che non dovrebbe lasciarsi andare a certi scivoloni. Sarebbe auspicabile che ritrovasse lucidità e senso civico e si scusasse con centinaia di migliaia di persone che si guadagnano quattro spiccioli onestamente rischiando la vita ogni giorno per la sicurezza sua e di tutti gli altri”.

Parole durissime per la cantante arrivano anche da Stefano Paoloni, segretario generale del Sap: “Quando ieri sera ho visto il videoclip della Nannini ho perfino pensato fosse un fake – ha fatto sapere all’Adnkronos – magari realizzato in ambienti antagonisti. Mi vergogno per lei mi spiace che abbia voluto rappresentare in questo modo gli appartenenti alle forze dell’ordine”.

Fonte: Today – Spettacoli e TV

Sotto il videoclip della canzone di Gianna Nannini ‘L’aria sta finendo’

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