Nashville, Tennessee – Lunedì 27 marzo 2023, Audrey Hale, 28 anni, armata pesantemente, che ha frequentato la scuola anni fa, è arrivata alla Covenant School con la sua Honda Fit. Era equipaggiata con tre pistole, due delle quali da assalto e, come si vede nel video di sorveglianza, si è fatta strada sparando sulle porte della chiesa/scuola sul lato dell’edificio.
La prima chiamata al 911 per i colpi sparati nell’edificio è arrivata alle 10:13.
Gli agenti si sono precipitati nel campus, sono entrati e hanno iniziato a sgomberare l’edificio. Si udirono degli spari provenire dal secondo livello. È stato al secondo piano, in un’area comune, che una squadra di agenti ha incontrato Hale che sparava (aveva sparato da una finestra contro le auto della polizia in arrivo). Due membri di una squadra di ufficiali hanno sparato su Hale e l’hanno ferita a morte.
Quei due ufficiali sono l’agente Rex Engelbert, un veterano dell’MNPD da quattro anni, e l’agente Michael Collazo, un veterano dell’MNPD da nove anni.
Gli scritti recuperati da Hale hanno rivelato che il suo attacco era stato calcolato e pianificato. Un mandato di perquisizione eseguito nella casa di Hale in Brightwood Avenue ha portato al sequestro di un fucile a canne mozze, un secondo fucile e altre prove.
I defunti sono identificati come Evelyn Dieckhaus, William Kinney e Hallie Scruggs, tutti nove anni, Mike Hill, 61 anni, Cynthia Peak, 61 anni, e Katherine Koonce, 60 anni.
La polizia ha fornito informazioni poco chiare sul sesso di Hale. Per ore lunedì, la polizia ha identificato il tiratore come una donna. In una conferenza stampa nel tardo pomeriggio, il capo della polizia ha detto che Hale era transgender.
Dopo la conferenza stampa, il portavoce della polizia Don Aaron ha rifiutato di approfondire come Hale si è identificato. Destanee Thomas, un amico di Hale, ha detto che Hale aveva annunciato il passaggio ad Aiden e ha iniziato a usare pronomi maschili relativamente di recente.
Fonte: Polizia di Nashville.
Il video, sotto riprodotto, contiene immagini forti che non sono adatte ad un pubblico alquanto sensibile quindi, se appartenete a questa categoria, proseguite la lettura senza cliccare sul play …

Sentirai parlare di me quando sarò morta.
Questo è un messaggio di addio. Ci vedremo in un’altra vita”.
E’ l’ultimo messaggio di Audrey Elizabeth Hale a una sua ex compagna di basket poco prima dell’attacco alla scuola cristiana di Nashville, di cui era stata allieva e nei confronti della quale nutriva un forte risentimento. Quello di Hale alla Covennat School è stato un attacco premeditato: la ragazza 28enne ha valutato accuratamente come si sarebbe mossa una volta giunta sul posto. E lo ha fatto disegnando piantine della proprietà su cui sorge la scuola, oltre a descrivere passo passo nel suo diario come intendeva comportarsi.
Mappe dettagliate sono state ritrovate nella sua abitazione insieme a una sorta di manifesto e altri documenti nei quali potrebbero nascondersi le ragioni del suo gesto folle.
Al momento la polizia non conosce ancora le motivazioni che hanno spinto Hale ad aprire il fuoco nella scuola elementare, ma ha ammesso che una delle piste al vaglio è proprio l’odio nei confronti dell’istituto. La ragazza – ha riferito il capo della polizia di Nashville – si identificava come transgender e, secondo alcuni conoscenti, lo aveva da poco comunicato ai genitori. Dai vicini di casa è stata descritta come una “persona dolce”, “normale”, anche se “forse troppo tranquilla.
Nulla mi avrebbe mai portato a pensare che sarebbe stata capace di un gesto simile o che ci fossero armi nella sua famiglia”, ha raccontato un vicino di casa. E infatti la mamma della ragazza, Norma Hale, è un’attivista contro fucili e pistole e più volte sulla sua pagina Facebook aveva postato petizioni per vietare i caricatori ad alta capacità e tenere le armi lontano dalle scuole.
La donna e il marito stanno collaborando con la polizia per far luce sull’accaduto e hanno raccontato che la figlia era sotto cura mediche per “disturbi emotivi”. Mentre le indagini proseguono, gli investigatori hanno pubblicato il filmato di sei minuti sulla sparatoria. Ripreso da una bodycam di un agente, il video mostra l’arrivo della polizia, la corsa al secondo piano da dove arrivavano gli spari, le urla per fermare Audrey – che indossava un cappellino rosso e dei pantaloni mimetici – e poi gli spari che l’hanno uccisa.
“Suspect down”, sono le ultime parole degli agenti Rex Engelbert e Michael Collazzo per comunicare al resto della squadra che l’aggressore era a terra. Ulteriori video mostrano la donna arrivare alla scuola a bordo di una Hyunday grigia ed entrare nell’edificio. Le armi in suo possesso, in tutto tre, erano state acquistate legalmente.
E proprio sulle armi si riaccende la polemica politica. Il presidente Joe Biden ha chiesto di nuovo il divieto di quelle d’assalto, come il fucile stile AR di Audrey Hale, in generale il modello più usato nelle stragi di massa americane.
Fonte: ANSA